tag:blogger.com,1999:blog-238836502024-03-13T07:15:47.894+01:00Il Blog dei cattivi pagatori e dei protestatiProblemi con Crif, Experian, CTC? Protesti?
Finanziamenti sistematicamente negati?
Problemi con intermediari? Banche? Finanziarie? Truffe subìte?
Prestiti e mutui promessi e mai ottenuti?
In questo spazio si possono trovare racconti, suggerimenti e notizie per orientarsi al meglio nella tortuosa giungla del creditoAlessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-43069300444267897662007-05-02T23:11:00.000+02:002007-05-02T23:32:04.453+02:00Un esercito di cattivi pagatori<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCqUpmkbfhUu30sFum4AWrt6qjSMkeIMGf0M4pmjX4u7gYztAbtnph08h8d7CTcQwjKxxE0H7cPdGdaEXQpA64aIy8t_80FFjl4NmZ5WvJdIseFe1wqcIu9QvykzcKpdoRWFIp4g/s1600-h/images.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060079035395332338" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCqUpmkbfhUu30sFum4AWrt6qjSMkeIMGf0M4pmjX4u7gYztAbtnph08h8d7CTcQwjKxxE0H7cPdGdaEXQpA64aIy8t_80FFjl4NmZ5WvJdIseFe1wqcIu9QvykzcKpdoRWFIp4g/s320/images.jpg" border="0" /></a><br /><div>Di cosiddetti “cattivi pagatori” negli ultimi tempi è piena l’Italia. Basta aver pagato <strong>con ritardo </strong>(e non sempre per proprio dolo) una o più rate di un finanziamento, prestito o mutuo che sia, e ci si ritrova in men che non si dica schedati nei cosiddetti SIC, Sistemi di Informazioni Creditizie (ex centrali rischi private). In pratica viene totalmente inibito ogni accesso al credito, favorendo peraltro in alcuni casi più difficili “soluzioni alternative” poco ortodosse.<br /><br />Queste società in Italia sono tre (la CRIF di Bologna, la CTC di Milano e l’Experian di Roma) e sono direttamente finanziate dal sistema creditizio (banche e finanziarie), detti per questo enti partecipanti. Sono in pratica degli immensi archivi alimentati dalle informazioni che inviano direttamente gli istituti di credito sia in fase di istruttoria di una richiesta di finanziamento, sia nel corso del finanziamento stesso che alla conclusione, anticipata o a termine che sia.<br /><br />I SIC possono gestire sia informazioni di tipo positivo-negative o solo negative, come nel caso della CTC di Milano; a questi archivi, come si è poc’anzi detto, hanno acceso diretto solo gli enti partecipanti, quindi banche e finanziarie, che li consultano ogniqualvolta un cittadino inoltra una richiesta di finanziamento. Se all’atto della consultazione dovesse risultare che il cittadino in questione ha avuto in passato dei ritardi nel pagamento di alcune rate, la richiesta verrà inevitabilmente bocciata. Risulta poi del tutto inutile rivolgersi ad un altro istituto, in quanto l’esito sarà invariabilmente il medesimo; ciò avviene in quanto tutti gli istituti di credito accedono alle stesse fonti informative (i SIC, appunto) e quindi le informazioni ricevute sono esattamente le stesse per tutti.<br /><br />La nascita di queste società, iniziata a partire dai primi anni ’90, si è resa necessaria per snellire le istruttorie dei finanziamenti e soprattutto per cercare di limitare le frodi, di cui gli istituti di credito sono stati in passato (in parte ancora oggi) sovente vittime; bastava infatti inoltrare delle richieste multiple di finanziamento a più istituti diversi e poi, una volta accolte, sparire semplicemente col bottino. Ora ciò non può più avvenire, in quanto tutti gli accessi al credito vengono registrati tramite la consultazione nei SIC, di cui rimane una traccia che tutti gli istituti possono vedere nelle successive consultazioni.<br /><br />Veniamo ora al nocciolo della questione: se questo sistema funziona così bene, perché ci sono migliaia di cittadini che lamentano di non avere alcun accesso al credito, pur non avendo commesso nessuna infamia? Le risposte al legittimo quesito sono fonadamentalmente tre:<br /><br />L’estrema facilità con cui gli istituti di credito hanno finora segnalato il ritardo degli utenti, anche se si trattava di importi irrisori, ritardi minimi e spesso neanche imputabili al cliente stesso (RID non pagati, disguidi bancari o postali,ecc.);<br /><br /><br />Il cospicuo e sistematico superamento dei tempi massimi di conservazione dei dati negativi previsto dalle leggi da parte dei SIC;<br /><br />L’assenza per lungo tempo di una normativa chiara, efficace e vincolante sulla spinosa materia.<br /><br /><br />Analizziamo ora i tre punti: gli istituti di credito hanno la pessima abitudine (più volte stigmatizzata dall’ Autorità Garante per la Protezione dei Dati personali) di segnalare i loro clienti per un nonnulla; questo ha fatto sì che il fenomeno dei “cattivi pagatori” si sia allargato a macchia d’olio, assumendo proporzioni gigantesche. Un “esercito” di innocue casalinghe, onesti operai, impiegati e padri di famiglia trasformati d’un tratto in pericolosi criminali per il solo fatto di aver pagato anche una sola rata in ritardo, il più delle volte senza alcun intento doloso, ma magari perché quel giorno c’era troppa fila alla posta o motivazioni simili.<br />La questione si dovrebbe essere risolta con l’entrata in vigore (dal 01/01/2005) del nuovo Codice di Deontologia e buona condotta dei SIC, una normativa da anni invocata che mette finalmente ordine e chiarezza nella materia. Nel testo, consultabile sul sito Internet del Garante (<a href="http://www.garanteprivacy.it/">http://www.garanteprivacy.it/</a>) viene stabilito che si possono segnalare ritardi solo superiori alle due rate consecutive, e ne va dato specifico avviso al cliente con 15 giorni di preavviso; si dovrebbero così evitare tutta una massa di segnalazioni incongrue.<br /><br />Per quanto riguarda il superamento dei tempi massimi di conservazione dei dati negativi, si tratta di un’altra pessima abitudine dei SIC: quindi non solo segnalati, ma anche a vita!! Già un provvedimento generale dell’ Autorità Garante del 31 luglio 2002 stabiliva un tempo massimo di conservazione di dati negativi di 12 mesi dalla data di estinzione o regolarizzazione del finanziamento.<br />Questa prescrizione è stata a lungo disattesa dai SIC, in quanto ritenuta (a torto) non vincolante; con la nuova normativa citata poc’anzi, invece, i tempi massimi di conservazione sono certi e pari a:<br /><br />12 mesi, per ritardi fino a 2 rate o 2 mensilità;<br />24 mesi, per ritardi superiori alle 2 rate anche sanati su transazione;<br />36 mesi per gli insoluti.<br /><br />Allo scadere dei tempi massimi di conservazione dei dati negativi, i SIC <strong>devono cancellare</strong> <strong>automaticamente</strong> questi dati, senza bisogno di alcuna richiesta da parte del cliente.<br /><br /><br />Per quel che concerne invece l’ultimo punto, possiamo affermare che si è per anni invocata da parte dei clienti e delle Associazioni dei consumatori una normativa che fosse finalmente in grado di fare chiarezza su una materia rimasta finora assai oscura e dare ai consumatori delle legittime certezze.<br />Dopo lungo tempo, si è arrivati alla fine del 2004 ad approvare una nuova normativa denominata “Codice di Deontologia e buona condotta” dei Sistemi di Informazioni Creditizie, che è entrata in vigore dal 1 gennaio 2005.<br /><br />Questa normativa regolamenta di fatto l’intera materia, introducendo degli elementi di certezza nei rapporti tra cittadini, istituti di credito e SIC; vengono quindi codificati i comportamenti da adottare da parte dei SIC e degli enti partecipanti, ossia banche e finanziarie. Questa normativa ha effetto vincolante sui destinatari dalla data di entrata in vigore. Alla stesura del testo, durata ben due anni, hanno partecipato anche associazioni di categoria rappresentanti i consumatori, gli istituti di credito ed i SIC.<br /><br />Ricordo nuovamente per quanti volessero approfondire l’argomento che il testo integrale del nuovo “Codice di Deontologia e buona condotta” dei SIC è consultabile sul sito Internet dell’ Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali all’indirizzo <a href="http://www.garanteprivacy.it/">http://www.garanteprivacy.it/</a>.<br /><br />Vorrei ribadire ancora una volta per coloro che non conoscono la propria posizione nei SIC che è <strong>diritto</strong> di ciascun cittadino, ai sensi dell’ Art. 7 della legge 196/2003 (ex 675/1996), richiedere l’accesso ai propri dati personali contenuti nei SIC: si tratta di un’operazione semplice e <strong>gratuita;</strong> basta infatti inoltrare una richiesta firmata dal diretto interessato via fax allegando solo la fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale. Dopo circa 20/25 giorni si riceve una lettera al proprio domicilio da parte del SIC interpellato con le informazioni richieste, ribadisco <strong>gratuitamente</strong>.<br />Suggerisco sempre di inoltrare tre richieste distinte, visto che i SIC in Italia sono tre, quindi una per ciascuno: si riceveranno quindi tre risposte tramite lettera.<br /><br />Qualora infine dalle risposte ricevute ci si accorgesse che risultano ancora dati negativi riferiti a finanziamenti che abbiamo già estinto prima del 01/01/2005, quindi <strong>prima dell'entrata in vigore del nuovo Codice Deontologico</strong>, possiamo in quel caso inoltrare direttamente al SIC che li detiene una formale richiesta di cancellazione essendo scaduti i tempi massimi di conservazione previsti dalla normativa precedente (31 luglio 2002).<br /><br /><br /><br />A distanza di oltre due anni dall'entrata in vigore della nuova normativa ci auguriamo che si semplifichino i rapporti, oggi non troppo idilliaci, tra istituti di credito e clienti, nella speranza per questi ultimi di una maggiore facilità di accesso al credito.</div>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com209tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-74407110243527219932007-04-30T17:45:00.000+02:002007-04-30T19:08:41.374+02:00Il mediatore creditizio truffaldino<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGV63Wkx0Oxl3e_hu_XJqPv8jvds0xpgyEso5rbtcGLwDHvadsk0gbq7zc5Di2MPS6TbWC7P7q5NybGpgBjplG0GXDkWZwDsmc6hEQR1ZQZ3F_mWuhNjwGytvhOTpCKnsmFo0pFQ/s1600-h/images.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5059268171339651282" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGV63Wkx0Oxl3e_hu_XJqPv8jvds0xpgyEso5rbtcGLwDHvadsk0gbq7zc5Di2MPS6TbWC7P7q5NybGpgBjplG0GXDkWZwDsmc6hEQR1ZQZ3F_mWuhNjwGytvhOTpCKnsmFo0pFQ/s320/images.jpg" border="0" /></a><br /><div>Oggi parliamo di un raggiro putroppo assai diffuso in Italia: il mediatore creditizio truffaldino.<br />E' un argomento del quale se ne sono già occupate in passato alcune trasmissioni televisive, smascherando i truffatori, ma che risulta essere putroppo ancora molto attuale viste le ragguardevoli dimensioni del fenomeno.<br /><br />Premettendo che quella dei mediatori creditizi in Italia è una categoria di onesti e stimati professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e spesso ottimi risultati, rivelando anche l'intrinseca utilità sociale di questa professione, si segnala però una percentuale di essi che non opera in maniera molto trasparente.<br /><br />Vediamo ora in dettaglio come funziona questa truffa: il cliente, attratto di solito da imponenti e costose campagne pubblicitarie site principalmente sui giornali, fissa un appuntamento e si reca presso l'ufficio di qualcuno di questi galantuomini.<br /><br />La pubblicità che lo ha spinto lì parlava sicuramente di "prestiti a tutte le categorie, compresi cattivi pagatori, protestati e serial killers" - "50.000 Euro in 3 minuti" - "Finanziamenti anche a chi ha avuto precedenti disguidi o deve ancora scontare l'ergastolo" ed altre amenità del genere, messe lì ad arte dall'imbroglione per attirare i potenziali polli da spennare.<br /><br />Il malcapitato, dopo una breve attesa, viene ricevuto da un "consulente", solitamente un dipendente (o collaboratore) dell' "azienda" messo lì apposta a dir castronerie e per questo <strong>lautamente retribuito con una significativa percentuale sul denaro che è riuscito a far entrare in cassa</strong>. Costui riceve il cliente e gli pone le domande di rito sulla sua situazione familiare, giuridica e reddituale, nonchè sull'ammontare e sulla tipologia del finanziamento richiesto.<br /><br />Il cliente, che probabilmente si trova lì perchè è in una situazione reddituale critica oppure ha avuto dei disguidi in passato tali da avere accesso negato al credito praticamente ovunque, gli racconterà con dovizia di particolari la sua rovinosa situazione (ad esempio sono protestato, cattivo pagatore, disoccupato, ecc.).<br />Al termine del racconto, il "consulente" sfodera il suo sorriso più irresistibile ed afferma: "Non si preoccupi, Signor Rossi, con noi i soldi li prenderà <strong>sicuramente </strong>nel giro di due o tre giorni! Ora firmi pure il contratto e versi ..... Euro (200? 300? 400? 500?, dipende, ndr.) come <strong>spese di istruttoria pratica</strong>, poi richiami fra due giorni chedendo del Sig. ..... (solitamente denominato "direttore", altro dipendente messo lì appositamente a far da parafulmine, ndr.), che La ragguaglierà sull'esito della pratica e Le dirà quando venire a <strong>ritirare l'assegno</strong>".<br /><br />Il poveretto, togliendosi i soldi di bocca, paga quanto richiesto e se ne va convinto di aver risolto il suo problema. Dopo due giorni telefona al "direttore" ma non lo trova, oppure lo trova ma gli dice che la pratica è ancora in lavorazione; questo andazzo prosegue ancora per diversi giorni finchè un giorno, telefonando per l'ennesima volta, il cliente si sente dire: "Sono molto spiacente, Sig. Rossi, ma la sua pratica è stata declinata dall'Istituto di credito (quale??, ndr.); se ha un garante a reddito fisso (ma lui in sede di "consulenza" aveva già giurato di non disporne, ndr.) possiamo riprendere in considerazione la pratica ed intestarla a lui (grazie, così son capaci tutti!, ndr.).<br />A questo punto il cliente, che ha subodorato l'inganno, monta su tutte le furie ed esige almeno la restituzione del maltolto......ma il "direttore", irremovibile, gli dice che ciò non è possibile in quanto sono le spese sostenute dall' "agenzia" per l'istruttoria della pratica, e che peraltro c'è pure scritto (a caratteri microscopici) sul contratto che lui ha incautamente firmato.<br /><br /><strong>Risultato: niente finanziamento e diversi soldi rimessi!</strong><br /><br />E' chiaro che la truffa è ben congegnata e chiara nel suo funzionamento: attiro quanti più polli possibile e campo con le spese di apertura pratica, accettando praticamente tutti i clienti, anche quelli <strong>oggettivamente impossibili da finanziare, che rappresentano peraltro la maggior parte dei clienti-tipo di queste agenzie </strong>(se poi tra questi ne capita <strong>anche </strong>qualcuno buono tanto meglio)<strong>.</strong> La richiesta di finanziamento non la presento da nessuna parte, essendo impresentabile, poi prendo tempo con delle scuse ed alla fine tutto muore lì; d'altro canto se mi entrano <strong>10 Signori Rossi</strong> in una giornata, <strong>quanto avrò incassato??</strong> Provate a far due conti.<br /><br />L'intermediario serio <strong>si guadagna da vivere con le provvigioni sull'erogato </strong>(e di solito ben due volte, dal cliente cui vengono solitamente richieste e dalla banca o finanziaria che ha concesso il prestito e con la quale ha accordi commerciali che prevedono queste provvigioni sull'importo erogato)<strong>, NON sulle spese anticipate.</strong><br /><br /><br />Concludo invitando quindi tutti coloro che si trovino in difficoltà economiche a <strong>diffidare</strong> di quelle agenzie di mediazione creditizia che promettono mari e monti con sospetta facilità ed esortando soprattutto chiunque si rechi in una di queste agenzie a <strong>non pagare MAI spese anticipate, a qualunque titolo vi fossero richieste!!?!</strong></div>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1906197302454744282007-04-29T23:20:00.000+02:002007-04-30T02:32:00.666+02:00Crif, Experian, CTC, Autorità Garante per la Privacy: cosa ne pensano?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmWyOshp5lVkcNXxqsEcuAH8AWhr6rlL3iCDz5O_uXtI24ydaAQuXGBnLjLxpwIFBcI6sW8lpKapao49391ZmOPU3exesJVyYB6OJ8qMbyOuuMZV5BHlUv8KoDGbifqW7VKV7l5w/s1600-h/images4.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5058975005461960882" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmWyOshp5lVkcNXxqsEcuAH8AWhr6rlL3iCDz5O_uXtI24ydaAQuXGBnLjLxpwIFBcI6sW8lpKapao49391ZmOPU3exesJVyYB6OJ8qMbyOuuMZV5BHlUv8KoDGbifqW7VKV7l5w/s320/images4.jpg" border="0" /></a><br /><div>I tre SIC (Crif, Experian e CTC) nonchè l'Autorità Garante per la Tutela dei dati personali cosa ne pensano del problema che ho esposto nei precedenti post?<br /><br />Ne saranno al corrente? Io credo proprio di sì. Mi è venuta pertanto l'idea di scrivere loro per avere lumi su cosa ne pensano al riguardo e se intendono provvedere a risolvere questo fastidioso problema.<br />Mi sembra infatti <strong>palesemente iniquo</strong> negare l'accesso al credito ad un cittadino per il solo fatto di non essere censito in alcun modo nei succitati SIC; capisco che il finanziamento venga negato a chi possiede informazioni negative a suo carico, <strong>ma non a chi non possiede alcuna informazione, nè negativa nè positiva! </strong><br />E' come dire: tu non stai tra i cattivi, ma nemmeno tra i buoni e pertanto non mi fido e quindi non ti concedo il finanziamento.....Mah, una teoria piuttosto bislacca.<br /><br />Non credo si possa considerare una colpa il <strong>non aver mai chiesto finanziamenti</strong>, anzi in qualche modo lo si potrebbe anche ritenere un comportamento virtuoso.....ma in ogni caso sicuramente non da bocciare.<br /><br />Prossimamente scriverò per relazionare sulle risposte che riceverò dagli enti interessati al suddetto quesito; invito comunque <strong>tutti coloro che si sono trovati in una situazione analoga a quella del Sig. Rossi del precedente post a scrivere anch'essi ai SIC ed al Garante della Privacy.</strong> Potremmo così farci promotori di un'iniziativa popolare volta a mutare questa assurda iniquità.</div>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-16675135294913849162007-04-28T17:16:00.000+02:002007-04-30T00:06:16.062+02:00Un giorno il Signor Rossi si reca presso una Finanziaria e...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcjkvb9bf3fSqS4oEsFGCg6k7qSQb4u2ufTarpHmys40qApQf9FTYu-lvtLovlTpj5_lK49Gc_-eD0cg3WIuAyl4_fypW3O-qGoaOhDnXbbxf7jMKEfH5IinwBhMfmoKNWVN-KOg/s1600-h/images5.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5058974833663269026" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcjkvb9bf3fSqS4oEsFGCg6k7qSQb4u2ufTarpHmys40qApQf9FTYu-lvtLovlTpj5_lK49Gc_-eD0cg3WIuAyl4_fypW3O-qGoaOhDnXbbxf7jMKEfH5IinwBhMfmoKNWVN-KOg/s320/images5.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_vsQjQivHsRJUuNdInTNdFaA8LhBk4UpOpEkEWXgDqXydw1r7Wh28R0Ic6F_bP8LwlOiT_6AiFZpWpdSDjAiqa7lFcBDGlmHdH7djHgZQVV9D52ok2TJMS6tV9efuBzYE5xV3dA/s1600-h/images4.jpg"></a>Oggi facciamo un esempio concreto accaduto qualche giorno fa ad un mio conoscente.<br /><br />Un giorno il Signor Rossi si reca presso una nota Finanziaria portando con sè tutti i suoi documenti personali e reddituali al fine di richiedere un prestito.<br />Viene fatto accomodare ed invitato a fornire i suoi dati personali e la documentazione di cui dispone, poi gli si dice di attendere qualche minuto per l'esito della richiesta. Dopo un po' torna l'impiegata e gli riferisce cortesemente che la sua richiesta è stata bocciata; allo stupore del nostro Sig. Rossi, l'addetta gli spiega che non appare <strong>alcuna informazione sul suo conto, nè negativa nè positiva, </strong>e pertanto in questi casi il finanziamento viene declinato.<br /><br />Il buon Signor Rossi se ne va sconsolato, ma decide di ripetere il tentativo presso qualche altra Finanziaria.<br />Purtroppo ovunque egli vada incontra sempre la medesima risposta e non riesce a capacitarsene: ma come - si chiede tra sè e sè - non ho mai richiesto un finanziamento in vita mia ed ora che mi occorre me lo negano?? E perchè?<br /><br />Semplice! Perchè, come dicevo nel precedente post, se non si è censiti nei SIC con informazioni "positive", banche e finanziarie non scuciono un centesimo.<br />Il fatto di non essere presenti nei SIC può essere determinato da due condizioni: o non si è proprio mai richiesto nessun finanziamento in vita propria (caso raro), oppure si ha avuto qualche finanziamento in tempi ormai remoti e tutte le informazioni relative al suddetto (<strong>positive o negative che fossero</strong>) sono state ormai cancellate, avendo superato <strong>i tempi massimi di conservazione dei dati previsti dalla legislazione vigente.</strong><br /><br />Il caso sopra esposto rappresenta purtroppo una situazione assai emblematica, che evidenzia l'insorgere di una nuova problematica relativa al già difficile accesso al credito: <strong>il caso del novello aspirante debitore</strong>, il quale aspirerebbe a diventarlo, ma non ci riesce.<br />Come se non bastassero i già tristemente famosi problemi che hanno da sempre afflitto i consumatori alle prese con banche e finanziarie, ora è sorto anche questo nuovo ostacolo di cui si parla ben poco, ma che risulta essere altrettanto fastidioso dei precedenti.<br /><br />Nella recente stesura del Codice Deontologico sulle ex-Centrali Rischi Private, ora SIC, sembra che non si sia presa assolutamente in considerazione questa eventualità, di cui infatti non se ne ravvisa traccia nell'intero impianto normativo.<br />Sarebbe bene pertanto che questa grave lacuna nella normativa vigente venisse quanto prima colmata, prevedendo quindi una norma ad hoc per questi casi specifici, tutt'altro che infrequenti.</div>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-25932245630112186572007-04-27T01:34:00.000+02:002007-04-30T00:03:53.868+02:00Rieccoci qua!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPuYOrs5xiWs_79_8qoVI5Tjpxd-7Nc5tjDFSaRokBzt_JRNtjKCncNPj2gcccZlPmKlmGLuOrHKaO5bu4rnJXKV77UjWNDh7MfRk4MTnonSbcoTHs_0DndolcBLzkyjYyncm_A/s1600-h/images6.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5058974232367847554" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPuYOrs5xiWs_79_8qoVI5Tjpxd-7Nc5tjDFSaRokBzt_JRNtjKCncNPj2gcccZlPmKlmGLuOrHKaO5bu4rnJXKV77UjWNDh7MfRk4MTnonSbcoTHs_0DndolcBLzkyjYyncm_A/s320/images6.jpg" border="0" /></a><br /><div>Rieccoci nuovamente qua a parlare di accesso negato al credito.<br /><br />Negli ultimi tempi si registra una nuova anomalia nel già tormentato e sibillino universo dei finanziamenti; ecco di cosa si tratta:<br /><br />- Prendiamo l'esempio di una persona (caso raro, purtroppo) che non abbia mai chiesto nessun finanziamento in vita sua oppure ne abbia concluso uno molti anni fa (10 o 15, ad esempio).<br />Ebbene, questo signore si vedrà negata la richiesta di finanziamento. Perchè, vi chiederete voi; molto semplice: il signore in questione non possiede "informazioni positive" presso i SIC, quindi gli istituti di credito declineranno la richiesta, pur in totale assenza di "informazioni negative"!<br /><br />Siamo arrivati quindi al paradosso: i finanziamenti vengono negati <strong>persino</strong> <strong>in assenza di informazioni negative a carico del potenziale cliente</strong>; in pratica avviene che se se non risulta alcuna informazione a proprio carico (nè positiva, nè negativa) non si riesce ad ottenere alcun finanziamento o quasi.<br /><br />E allora come si fa ad iniziare??<br />Se pago irregolarmente vengo bollato come cattivo pagatore e quindi non accedo più al credito, se non ho finanziamenti in corso <strong>mi viene ugualmente negato il credito</strong> perchè non risultano informazioni a mio carico quindi non possiedo "referenze"............Praticamente un vicolo cieco!<br /><br />Come se ne esce? Ne parleremo nel prossimo post.</div>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1146178504399594352006-04-28T00:19:00.000+02:002006-06-01T22:46:43.733+02:00Oggi parliamo di....tempo massimo di permanenza dei dati nei SIC relativi a finanziamenti scaduti e mai sanatiLa questione di cui parliamo oggi rispecchia un altro degli inquietanti interrogativi che si pongono molti consumatori.<br /><br />Ma se io non ho mai finito di pagare un finanziamento (morosità totale o parziale) che però in termini temporali sarebbe già scaduto, per quanto tempo continuerò a restare segnalato negativamente nei SIC?<br />Per tutta la vita??<br /><br />L'attuale Codice Deontologico sui SIC, in vigore dal 01/01/2005 (Sistemi di Informazioni Creditizie, ex Centrali Rischi private) prevede un <span style="font-weight: bold;">tempo massimo di permanenza dei dati relativi a finanziamenti MAI REGOLARIZZATI DI TRE ANNI a partire dalla data di scadenza del finanziamento o dalla data dell'ultimo aggiornamento</span>; trascorso questo periodo, sarà cura del SIC provvedere autonomamente alla cancellazione di questi dati, senza necessità di alcuna richiesta da parte dell'interessato.<br /><br />Anche la precedente normativa, vigente fino al 31/12/2004 (Provvedimento generale del Garante per la Privacy del 30/07/2002) prevedeva parimenti <span style="font-weight: bold;">un tempo massimo di conservazione di questi dati di tre anni dalla data di scadenza del finanziamento o dall'ultimo aggiornamento.</span><br />Purtroppo però la suddetta normativa non veniva e non viene considerata vincolante dai SIC (a differenza dell'attuale che lo è), tant'è che non è da loro quasi mai applicata.<br />In questo caso, trascorsi infruttuosamente oltre tre anni dalla data di scadenza di un finanziamento mai sanato, è bene chiedere direttamente ai SIC la cancellazione di questi dati obsoleti ricorrendo alla stessa procedura indicata nei precedenti post per quanto riguarda le richieste dirette di cancellazione.<br /><br /><br />Ricapitolando:<br /><br /><ul> <li>Attendere che siano trascorsi <span style="font-weight: bold;">almeno tre anni dalla data di scadenza del finanziamento mai sanato</span> nel primo caso, ossia quello in cui la scadenza contrattuale o l'ultimo aggiornamento siano<span style="font-weight: bold;"> posteriori al 01/01/2005</span>, in quanto il caso ricade nell'attuale normativa;</li> <li>Inoltrare una richiesta diretta di cancellazione ai Sic, qualora siano trascorsi <span style="font-weight: bold;">almeno tre anni dalla data di scadenza contrattuale o dall'ultimo aggiornamento</span>, e che la suddetta data sia anteriore al 01/01/2005. Ricordarsi poi sempre e comunque di investire anche l'Autorità Garante per la Protezione dei dati Pesonali (Garante Privacy) di questa vostra iniziativa, inviando loro una raccomandata a.r. per conoscenza.</li> </ul><br /><br />Un saluto ed un arrivederci ai prossimi post.Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1145578225457147662006-04-21T01:18:00.000+02:002006-07-03T20:05:06.140+02:00Cosa fare una volta ottenute le risposte dai SICAppena si sono ricevute le risposte da parte dei SIC, bisogna verificare se gli eventuali dati negativi presenti sono riferiti a finanziamenti che abbiamo già estinto o regolarizzato, oppure sono riferiti a finanziamenti tuttora in corso le cui irregolarità <span style="font-weight: bold;">non sono state ancora sanate</span>.<br /><br />Nel primo caso è indispensabile verificare <span style="font-weight: bold;">quando è avvenuta la regolarizzazione o estinzione</span>, in quanto la collocazione temporale dell'evento ci orienta verso quale normativa bisogna fare riferimento.<br /><br />Come già detto nei precedenti post, il nuovo <span style="font-weight: bold;">Codice Deontologico sui SIC</span> (Sistemi di Informazioni Creditizie, ex Centrali Rischi Private) è entrato in vigore dal 01/12/2005; in precedenza la normativa di riferimento era un Provvedimento Generale dell'Autorità Garante per La protezione dei Dati Personali del 31/07/2002.<br />La nuova normativa prevede un <span style="font-weight: bold;">tempo massimo di conservazione dei dati negativi di un anno</span>, se il ritardo è stato fino a 2 rate o 2 mensilità, <span style="font-weight: bold;">due anni per i ritardi superiori</span>; allo scadere dei suddetti termini, <span style="font-weight: bold;">la cancellazione avverrà in automatico da parte dei SIC, non bisogna inoltrare alcuna richiesta.</span><br /><br />La questione si fa molto diversa invece qualora il finanziamento oggetto della segnalazione sia stato estinto nel periodo <span style="font-weight: bold;">antecedente la vigente normativa, ossia entro il 31/12/2004</span>: in questo caso va preso a riferimento il succitato Provvedimento Generale del 2002, che stabiliva genericamente <span style="font-weight: bold;">un anno di tempo massimo di conservazione</span> dei dati negativi dall'estinzione o regolarizzazione del finanziamento.<br /><br />Il problema però si pone in questi termini: il Provvedimento appena citato non prevedeva alcun <span style="font-weight: bold;">automatismo obbligatorio nella cancellazione dei dati, inoltre le allora Centrali Rischi Private, con un'interpretazione "di comodo" del dettato del Garante, non hanno ritenuto vincolante questa normativa, rifiutandosi quindi categoricamente di applicarla</span>.<br />In tutto il periodo precedente, infatti, imperava la deprecabile consuetudine di conservare i dati negativi per <span style="font-weight: bold;">almeno 5 anni</span> (se non a tempo indeterminato), cosa che di fatto metteva fuori gioco una moltitudine di persone per un periodo di tempo che non era dato sapere, quindi senza alcuna certezza.<br /><br />Molti consumatori, però, stufi di questa angheria, hanno fatto richiesta <span style="font-weight: bold;">di cancellazione direttamente ai SIC</span>, ottenendo in cambio il più delle volte il silenzio totale, oppure un più o meno garbato diniego.<br />Tuttavia i più arditi non si sono dati per vinti ed hanno inoltrato <span style="font-weight: bold;">un ricorso all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali </span>(Roma - Piazza di Monte Citorio) la quale ha dato loro ragione <span style="font-weight: bold;">nella quasi totalità dei casi</span>, richiamandosi proprio a quel Provvedimento del 2002.<br /><br /><br />Ricapitoliamo. Se vi trovate nelle seguenti condizioni:<br /><br /><ol> <li>Avete un finanziamento tuttora in corso non sanato: nulla da fare, dovrete aspettare da <span style="font-weight: bold;">uno a due anni a partire dalla data in cui avrete estinto o regolarizzato il finanziamento.</span></li> <li>Avete estinto o regolarizzato un finanziamento <span style="font-weight: bold;">dal 01/01/2005 in poi: </span>anche in questo caso non dovrete far altro che aspettare che scadano i tempi massimi di conservazione previsti dalla vigente legge, quindi <span style="font-weight: bold;">da uno a due anni a seconda dell'entità del ritardo che ha generato la segnalazione</span>.</li> <li>Avete estinto o regolarizzato un finanziamento <span style="font-weight: bold;">entro il 31/12/2004: dovete inoltrare due raccomandate a.r. di richiesta di cancellazione, una al SIC interessato, l'altra per conoscenza all'Autorità Garante per la protezione dei Dati Personali</span>. Se vi cancellano così (evento assai poco probabile) bene, altrimenti <span style="font-weight: bold;">inoltrate un ricorso al Garante dettagliando la situazione; è l'unico modo in cui la potreste spuntare, facendovi così giustizia.</span> Se il Garante accoglie il ricorso (molto probabile) ordinerà al SIC interessato <span style="font-weight: bold;">l'immediata cancellazione dei dati negativi che vi riguardano<span style="font-weight: bold;">.</span></span></li> </ol><br />Nella speranza di essere stato abbastanza eauriente, vi rimando ai prossimi post dove tratterò ancora più in dettaglio quest'annosa e spinosa questione.<br /><br />Ringrazio anche quanti si stanno interessando a questo blog.<br /><br /><br />Cordialità.Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1142553308440934432006-03-17T00:25:00.000+01:002006-04-20T15:58:32.560+02:00Oggi parliamo di.....Accesso ai dati personaliL'accesso ai propri dati personali detenuti dai SIC (ex Centrali Rischi Private) è un nostro preciso diritto ai sensi della legge 196/2003 (ex 675/1996, detta legge sulla privacy).<br /><br />Per esercitare tale diritto possiamo inoltrare una richiesta via fax ai tre SIC italiani, ovvero:<br /><br /><ul><li>Crif (Bologna) : Fax : <span style="font-weight: bold;">051/6458940</span></li><li><span style="font-weight: bold;"></span>CTC (Consorzio Tutela del Credito, Milano) : Fax :<span style="font-weight: bold;"> 02/67479250</span></li><li>Experian (Roma) : Fax: <span style="font-weight: bold;">199/101850.</span></li></ul><span style="font-weight: bold;"><br /><span style="font-weight: bold;"></span></span>Basterà allegare alla richiesta una semplice fotocopia di un documento di identità e del codice fiscale ed il gioco è fatto: nel giro di circa 20-30 giorni ci arriveranno a casa le tre risposte (oppure sul nostro fax, qualora avessimo richiesto tale modalità).<br /><br />Una volta giunte le tre lettere a casa, potremo finalmente sapere se ci sono segnalazioni negative a nostro carico, a quale evento sono riferite e chi le ha inoltrate.<br />Sulla base delle risultanze di questa analisi potremo finalmente verificare la ragione per cui ci vengono sistematicamente negati i finanziamenti e puntualmente cadiamo dalle nuvole interrogandoci sul motivo.<br /><br />Può esserci una segnalazione negativa anche nel caso in cui avessimo fatto semplicemente da garante (fidejussore, in termini tecnici) a qualcuno che poi a nostra insaputa ha pagato irregolarmente le rate del finanziamento concesso.<br /><br />Questo è in assoluto il primo passo da fare quando ci accorgiamo che qualcosa non va e vogliamo sapere esattamente come stanno le cose. In seguito ci occuperemo di cosa si può (o non si può) fare in base al tipo di segnalazione, al tempo trascorso dalla medesima ed allo stato del finanziamento di cui è oggetto (estinto, regolarizzato, in sofferenza, ecc.).<br /><br /><br />Ringrazio del gradimento fin qui dimostrato ed arrivederci ai prossimi post.<span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: bold;"></span><br /></span>Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1142211436478371962006-03-13T01:14:00.000+01:002006-08-04T20:43:58.610+02:00Oggi parliamo di....."Cattivi pagatori"L'argomento "cattivi pagatori" è uno dei temi caldi del presente blog.<br /><br />In realtà la definizione è frutto di mera fantasia: non esiste, infatti, uno status ufficiale di "cattivo pagatore". Esiste una segnalazione negativa che una banca o finanziaria effettua ai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie, ex centrali Rischi Private) per comunicare un'inadempienza da parte del cliente/debitore.<br /><br />Questa inadempienza può andare dal semplice ritardo nel pagamento di una o più rate di un finanziamento, fino alle morosità vere e proprie.<br /><br />La segnalazione negativa viene conservata nei suddetti archivi per un tempo massimo stabilito dalla normativa vigente <strong>a partire dal momento in cui l'irregolarità viene sanata.</strong><br /><br />Questi tempi massimi di conservazione dei dati negativi sono stati stabiliti da alcune norme già a partire dal 31 luglio 2002: in quella data, infatti, un Provvedimento Generale dell' <strong>Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali (</strong><a href="http://www.garanteprivacy.it"><strong>www.garanteprivacy.it</strong></a><strong>) </strong>stabiliva come tempo massimo di conservazione <strong>un anno</strong> dalla data di estinzione (anticipata o a termine) o regolarizzazione del finanziamento. In pratica si doveva venir cancellati dopo un anno dal momento in cui si era sanata la nostra posizione; per gli insoluti invece il predetto provvedimento indicava il tempo massimo di conservazione di <strong>tre anni</strong>.<br /><br />Quindi tutto a posto, no?? Si pagano le rate arretrate o si estingue il finanziamento e <strong>dopo un tempo ragionevole si viene rimossi dai malefici archivi!</strong>, direte voi.<br /><br />Ma purtroppo nella realtà non è stato e non è esattamente così: il succitato provvedimento è stato in larga parte disatteso dai SIC, con il risultato di consumatori che hanno estinto o regolarizzato i finanziamenti da 2, 3, 4 o addirittura più anni e <strong>tuttora segnalati!!</strong><br /><br />Rebus sic stantibus si è generato col passare degli anni un esercito di cosiddetti "cattivi pagatori", rei sovente del solo fatto di aver pagato una sola rata con qualche giorno di ritardo e magari anche per cause non imputabili a loro, vedi disguidi bancari e/o postali.<br /><br />A questi signori è di fatto negato qualsiasi accesso al credito, dal piccolo prestito al consumo per acquistare un semplice elettrodomestico, fino ad un più impegnativo mutuo ipotecario.<br /><strong>A TEMPO INDETERMINATO.</strong><br /><br />La situazione dovrebbe essersi risolta a partire dall'inizio del corrente anno 2006, con l'entrata in vigore del nuovo Codice Deontologico sui SIC (<a href="http://www.garanteprivacy.it">www.garanteprivacy.it</a>), che fissa finalmente norme chiare e non interpretabili per tutti, istituti di credito e SIC.<br />Questa normativa fissa ora in maniera chiara ed inequivocabile i tempi massimi di conservazione dei dati negativi (e positivi) che vanno rispettati, allo scadere dei quali i SIC <strong>sono tenuti a rimuovere questi dati senza indugio dai loro archivi.</strong><br /><br />Fissando finalmente regole certe, si dovrebbe ottenere una maggior serenità e trasparenza nei difficili rapporti tra cittadini ed istituti di credito.<br /><br />Per chi si dovesse trovare ancora segnalato per un finanziamento che ha estinto o regolarizzato <strong>prima</strong> dell'entrata in vigore della suddetta normativa (quindi prima del 01/01/2006) e fosse trascorso <strong>più di un anno dalla estinzione o regolarizzazione </strong>del finanziamento in questione, può comunque risolvere il problema facendo una richiesta diretta.<br /><br />Nei prossimi post indicherò più dettagliatamente in quale modo.<br /><br /><br />Quali sono le vostre esperienze al riguardo? Vi hanno rifiutato in maniera ingiusta e/o poco trasparente un finanziamento? Vi hanno additato come "cattivi pagatori"?<br /><br />I vostri graditi commenti arricchiranno i contenuti del blog risultando utili ed istruttivi per tutti.<br /><br /><br /><br />Al prossimo post...Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-23883650.post-1142108487673821142006-03-11T21:20:00.000+01:002007-05-02T23:24:48.128+02:00Messaggio di benvenutoBenvenuti nel Blog dei cattivi pagatori e dei protestati!<br /><br />Ho ideato questo blog per fornire un punto di riferimento per tutti coloro (e sono tanti, purtroppo...!?!) che hanno <strong>problemi di accesso al credito</strong>.<br />Il sistema creditizio italiano è purtroppo impostato in maniera assai rigida: l'uso e l'abuso di archivi centralizzati (le famose centrali rischi private ovvero Crif, Experian e CTC, oggi denominate SIC - Sistemi di Informazioni Creditizie) da parte di banche e finanziarie ha di fatto ingessato tutto il sistema, negando l'accesso al credito anche a chi oggettivamente non lo merita.<br />Preciso che è invece giustissimo negare un finanziamento a chi abbia invece dimostrato reali inadempienze, più o meno dolose che siano.<br /><br />Da un lato l'estrema facilità con cui vengono segnalati nei SIC da parte degli istituti di credito anche eventi marginali e non significativi (brevi ritardi di pagamento spesso nemmeno imputabili al cliente stesso o similari), dall'altro la cattiva abitudine da parte dei SIC di conservare per periodi irragionevolmente lunghi (e spesso superiori a quelli stabiliti dalle norme vigenti) i dati negativi dei consumatori segnalati, rendendo di fatto inaccessibile ogni ricorso al credito e favorendo, sia pur non intenzionalmente, altre forme poco "ortodosse" di finanziamento.<br /><br />Considerato che attualmente non risulta affatto semplice districarsi in questa complicata jungla del mondo del credito, ho ritenuto opportuno fornire informazioni e chiarimenti in questa materia così delicata a chiunque legga, affinchè possa trovare <strong>soluzioni e/o suggerimenti idonei</strong>.<br /><br />Chiaramente è importante e molto gradita un'attiva partecipazione da parte dei lettori, che postando le proprie esperienze o i propri commenti sull'argomento arricchiranno i contenuti del blog e le conoscenze di tutti noi.<br /><br /><br />Vi aspetto quindi numerosi ed attivi.<br /><br /><br /><br />Buona lettura (e scrittura)!!Alessandro V.http://www.blogger.com/profile/12815852740786963412noreply@blogger.com2