L'argomento "cattivi pagatori" è uno dei temi caldi del presente blog.
In realtà la definizione è frutto di mera fantasia: non esiste, infatti, uno status ufficiale di "cattivo pagatore". Esiste una segnalazione negativa che una banca o finanziaria effettua ai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie, ex centrali Rischi Private) per comunicare un'inadempienza da parte del cliente/debitore.
Questa inadempienza può andare dal semplice ritardo nel pagamento di una o più rate di un finanziamento, fino alle morosità vere e proprie.
La segnalazione negativa viene conservata nei suddetti archivi per un tempo massimo stabilito dalla normativa vigente
a partire dal momento in cui l'irregolarità viene sanata.Questi tempi massimi di conservazione dei dati negativi sono stati stabiliti da alcune norme già a partire dal 31 luglio 2002: in quella data, infatti, un Provvedimento Generale dell'
Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali (www.garanteprivacy.it) stabiliva come tempo massimo di conservazione
un anno dalla data di estinzione (anticipata o a termine) o regolarizzazione del finanziamento. In pratica si doveva venir cancellati dopo un anno dal momento in cui si era sanata la nostra posizione; per gli insoluti invece il predetto provvedimento indicava il tempo massimo di conservazione di
tre anni.
Quindi tutto a posto, no?? Si pagano le rate arretrate o si estingue il finanziamento e
dopo un tempo ragionevole si viene rimossi dai malefici archivi!, direte voi.
Ma purtroppo nella realtà non è stato e non è esattamente così: il succitato provvedimento è stato in larga parte disatteso dai SIC, con il risultato di consumatori che hanno estinto o regolarizzato i finanziamenti da 2, 3, 4 o addirittura più anni e
tuttora segnalati!!Rebus sic stantibus si è generato col passare degli anni un esercito di cosiddetti "cattivi pagatori", rei sovente del solo fatto di aver pagato una sola rata con qualche giorno di ritardo e magari anche per cause non imputabili a loro, vedi disguidi bancari e/o postali.
A questi signori è di fatto negato qualsiasi accesso al credito, dal piccolo prestito al consumo per acquistare un semplice elettrodomestico, fino ad un più impegnativo mutuo ipotecario.
A TEMPO INDETERMINATO.La situazione dovrebbe essersi risolta a partire dall'inizio del corrente anno 2006, con l'entrata in vigore del nuovo Codice Deontologico sui SIC (
www.garanteprivacy.it), che fissa finalmente norme chiare e non interpretabili per tutti, istituti di credito e SIC.
Questa normativa fissa ora in maniera chiara ed inequivocabile i tempi massimi di conservazione dei dati negativi (e positivi) che vanno rispettati, allo scadere dei quali i SIC
sono tenuti a rimuovere questi dati senza indugio dai loro archivi.Fissando finalmente regole certe, si dovrebbe ottenere una maggior serenità e trasparenza nei difficili rapporti tra cittadini ed istituti di credito.
Per chi si dovesse trovare ancora segnalato per un finanziamento che ha estinto o regolarizzato
prima dell'entrata in vigore della suddetta normativa (quindi prima del 01/01/2006) e fosse trascorso
più di un anno dalla estinzione o regolarizzazione del finanziamento in questione, può comunque risolvere il problema facendo una richiesta diretta.
Nei prossimi post indicherò più dettagliatamente in quale modo.
Quali sono le vostre esperienze al riguardo? Vi hanno rifiutato in maniera ingiusta e/o poco trasparente un finanziamento? Vi hanno additato come "cattivi pagatori"?
I vostri graditi commenti arricchiranno i contenuti del blog risultando utili ed istruttivi per tutti.
Al prossimo post...