Oggi parliamo di un raggiro putroppo assai diffuso in Italia: il mediatore creditizio truffaldino.
E' un argomento del quale se ne sono già occupate in passato alcune trasmissioni televisive, smascherando i truffatori, ma che risulta essere putroppo ancora molto attuale viste le ragguardevoli dimensioni del fenomeno.
Premettendo che quella dei mediatori creditizi in Italia è una categoria di onesti e stimati professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e spesso ottimi risultati, rivelando anche l'intrinseca utilità sociale di questa professione, si segnala però una percentuale di essi che non opera in maniera molto trasparente.
Vediamo ora in dettaglio come funziona questa truffa: il cliente, attratto di solito da imponenti e costose campagne pubblicitarie site principalmente sui giornali, fissa un appuntamento e si reca presso l'ufficio di qualcuno di questi galantuomini.
La pubblicità che lo ha spinto lì parlava sicuramente di "prestiti a tutte le categorie, compresi cattivi pagatori, protestati e serial killers" - "50.000 Euro in 3 minuti" - "Finanziamenti anche a chi ha avuto precedenti disguidi o deve ancora scontare l'ergastolo" ed altre amenità del genere, messe lì ad arte dall'imbroglione per attirare i potenziali polli da spennare.
Il malcapitato, dopo una breve attesa, viene ricevuto da un "consulente", solitamente un dipendente (o collaboratore) dell' "azienda" messo lì apposta a dir castronerie e per questo lautamente retribuito con una significativa percentuale sul denaro che è riuscito a far entrare in cassa. Costui riceve il cliente e gli pone le domande di rito sulla sua situazione familiare, giuridica e reddituale, nonchè sull'ammontare e sulla tipologia del finanziamento richiesto.
Il cliente, che probabilmente si trova lì perchè è in una situazione reddituale critica oppure ha avuto dei disguidi in passato tali da avere accesso negato al credito praticamente ovunque, gli racconterà con dovizia di particolari la sua rovinosa situazione (ad esempio sono protestato, cattivo pagatore, disoccupato, ecc.).
Al termine del racconto, il "consulente" sfodera il suo sorriso più irresistibile ed afferma: "Non si preoccupi, Signor Rossi, con noi i soldi li prenderà sicuramente nel giro di due o tre giorni! Ora firmi pure il contratto e versi ..... Euro (200? 300? 400? 500?, dipende, ndr.) come spese di istruttoria pratica, poi richiami fra due giorni chedendo del Sig. ..... (solitamente denominato "direttore", altro dipendente messo lì appositamente a far da parafulmine, ndr.), che La ragguaglierà sull'esito della pratica e Le dirà quando venire a ritirare l'assegno".
Il poveretto, togliendosi i soldi di bocca, paga quanto richiesto e se ne va convinto di aver risolto il suo problema. Dopo due giorni telefona al "direttore" ma non lo trova, oppure lo trova ma gli dice che la pratica è ancora in lavorazione; questo andazzo prosegue ancora per diversi giorni finchè un giorno, telefonando per l'ennesima volta, il cliente si sente dire: "Sono molto spiacente, Sig. Rossi, ma la sua pratica è stata declinata dall'Istituto di credito (quale??, ndr.); se ha un garante a reddito fisso (ma lui in sede di "consulenza" aveva già giurato di non disporne, ndr.) possiamo riprendere in considerazione la pratica ed intestarla a lui (grazie, così son capaci tutti!, ndr.).
A questo punto il cliente, che ha subodorato l'inganno, monta su tutte le furie ed esige almeno la restituzione del maltolto......ma il "direttore", irremovibile, gli dice che ciò non è possibile in quanto sono le spese sostenute dall' "agenzia" per l'istruttoria della pratica, e che peraltro c'è pure scritto (a caratteri microscopici) sul contratto che lui ha incautamente firmato.
Risultato: niente finanziamento e diversi soldi rimessi!
E' chiaro che la truffa è ben congegnata e chiara nel suo funzionamento: attiro quanti più polli possibile e campo con le spese di apertura pratica, accettando praticamente tutti i clienti, anche quelli oggettivamente impossibili da finanziare, che rappresentano peraltro la maggior parte dei clienti-tipo di queste agenzie (se poi tra questi ne capita anche qualcuno buono tanto meglio). La richiesta di finanziamento non la presento da nessuna parte, essendo impresentabile, poi prendo tempo con delle scuse ed alla fine tutto muore lì; d'altro canto se mi entrano 10 Signori Rossi in una giornata, quanto avrò incassato?? Provate a far due conti.
L'intermediario serio si guadagna da vivere con le provvigioni sull'erogato (e di solito ben due volte, dal cliente cui vengono solitamente richieste e dalla banca o finanziaria che ha concesso il prestito e con la quale ha accordi commerciali che prevedono queste provvigioni sull'importo erogato), NON sulle spese anticipate.
Concludo invitando quindi tutti coloro che si trovino in difficoltà economiche a diffidare di quelle agenzie di mediazione creditizia che promettono mari e monti con sospetta facilità ed esortando soprattutto chiunque si rechi in una di queste agenzie a non pagare MAI spese anticipate, a qualunque titolo vi fossero richieste!!?!
E' un argomento del quale se ne sono già occupate in passato alcune trasmissioni televisive, smascherando i truffatori, ma che risulta essere putroppo ancora molto attuale viste le ragguardevoli dimensioni del fenomeno.
Premettendo che quella dei mediatori creditizi in Italia è una categoria di onesti e stimati professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e spesso ottimi risultati, rivelando anche l'intrinseca utilità sociale di questa professione, si segnala però una percentuale di essi che non opera in maniera molto trasparente.
Vediamo ora in dettaglio come funziona questa truffa: il cliente, attratto di solito da imponenti e costose campagne pubblicitarie site principalmente sui giornali, fissa un appuntamento e si reca presso l'ufficio di qualcuno di questi galantuomini.
La pubblicità che lo ha spinto lì parlava sicuramente di "prestiti a tutte le categorie, compresi cattivi pagatori, protestati e serial killers" - "50.000 Euro in 3 minuti" - "Finanziamenti anche a chi ha avuto precedenti disguidi o deve ancora scontare l'ergastolo" ed altre amenità del genere, messe lì ad arte dall'imbroglione per attirare i potenziali polli da spennare.
Il malcapitato, dopo una breve attesa, viene ricevuto da un "consulente", solitamente un dipendente (o collaboratore) dell' "azienda" messo lì apposta a dir castronerie e per questo lautamente retribuito con una significativa percentuale sul denaro che è riuscito a far entrare in cassa. Costui riceve il cliente e gli pone le domande di rito sulla sua situazione familiare, giuridica e reddituale, nonchè sull'ammontare e sulla tipologia del finanziamento richiesto.
Il cliente, che probabilmente si trova lì perchè è in una situazione reddituale critica oppure ha avuto dei disguidi in passato tali da avere accesso negato al credito praticamente ovunque, gli racconterà con dovizia di particolari la sua rovinosa situazione (ad esempio sono protestato, cattivo pagatore, disoccupato, ecc.).
Al termine del racconto, il "consulente" sfodera il suo sorriso più irresistibile ed afferma: "Non si preoccupi, Signor Rossi, con noi i soldi li prenderà sicuramente nel giro di due o tre giorni! Ora firmi pure il contratto e versi ..... Euro (200? 300? 400? 500?, dipende, ndr.) come spese di istruttoria pratica, poi richiami fra due giorni chedendo del Sig. ..... (solitamente denominato "direttore", altro dipendente messo lì appositamente a far da parafulmine, ndr.), che La ragguaglierà sull'esito della pratica e Le dirà quando venire a ritirare l'assegno".
Il poveretto, togliendosi i soldi di bocca, paga quanto richiesto e se ne va convinto di aver risolto il suo problema. Dopo due giorni telefona al "direttore" ma non lo trova, oppure lo trova ma gli dice che la pratica è ancora in lavorazione; questo andazzo prosegue ancora per diversi giorni finchè un giorno, telefonando per l'ennesima volta, il cliente si sente dire: "Sono molto spiacente, Sig. Rossi, ma la sua pratica è stata declinata dall'Istituto di credito (quale??, ndr.); se ha un garante a reddito fisso (ma lui in sede di "consulenza" aveva già giurato di non disporne, ndr.) possiamo riprendere in considerazione la pratica ed intestarla a lui (grazie, così son capaci tutti!, ndr.).
A questo punto il cliente, che ha subodorato l'inganno, monta su tutte le furie ed esige almeno la restituzione del maltolto......ma il "direttore", irremovibile, gli dice che ciò non è possibile in quanto sono le spese sostenute dall' "agenzia" per l'istruttoria della pratica, e che peraltro c'è pure scritto (a caratteri microscopici) sul contratto che lui ha incautamente firmato.
Risultato: niente finanziamento e diversi soldi rimessi!
E' chiaro che la truffa è ben congegnata e chiara nel suo funzionamento: attiro quanti più polli possibile e campo con le spese di apertura pratica, accettando praticamente tutti i clienti, anche quelli oggettivamente impossibili da finanziare, che rappresentano peraltro la maggior parte dei clienti-tipo di queste agenzie (se poi tra questi ne capita anche qualcuno buono tanto meglio). La richiesta di finanziamento non la presento da nessuna parte, essendo impresentabile, poi prendo tempo con delle scuse ed alla fine tutto muore lì; d'altro canto se mi entrano 10 Signori Rossi in una giornata, quanto avrò incassato?? Provate a far due conti.
L'intermediario serio si guadagna da vivere con le provvigioni sull'erogato (e di solito ben due volte, dal cliente cui vengono solitamente richieste e dalla banca o finanziaria che ha concesso il prestito e con la quale ha accordi commerciali che prevedono queste provvigioni sull'importo erogato), NON sulle spese anticipate.
Concludo invitando quindi tutti coloro che si trovino in difficoltà economiche a diffidare di quelle agenzie di mediazione creditizia che promettono mari e monti con sospetta facilità ed esortando soprattutto chiunque si rechi in una di queste agenzie a non pagare MAI spese anticipate, a qualunque titolo vi fossero richieste!!?!