lunedì 30 aprile 2007

Il mediatore creditizio truffaldino


Oggi parliamo di un raggiro putroppo assai diffuso in Italia: il mediatore creditizio truffaldino.
E' un argomento del quale se ne sono già occupate in passato alcune trasmissioni televisive, smascherando i truffatori, ma che risulta essere putroppo ancora molto attuale viste le ragguardevoli dimensioni del fenomeno.

Premettendo che quella dei mediatori creditizi in Italia è una categoria di onesti e stimati professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e spesso ottimi risultati, rivelando anche l'intrinseca utilità sociale di questa professione, si segnala però una percentuale di essi che non opera in maniera molto trasparente.

Vediamo ora in dettaglio come funziona questa truffa: il cliente, attratto di solito da imponenti e costose campagne pubblicitarie site principalmente sui giornali, fissa un appuntamento e si reca presso l'ufficio di qualcuno di questi galantuomini.

La pubblicità che lo ha spinto lì parlava sicuramente di "prestiti a tutte le categorie, compresi cattivi pagatori, protestati e serial killers" - "50.000 Euro in 3 minuti" - "Finanziamenti anche a chi ha avuto precedenti disguidi o deve ancora scontare l'ergastolo" ed altre amenità del genere, messe lì ad arte dall'imbroglione per attirare i potenziali polli da spennare.

Il malcapitato, dopo una breve attesa, viene ricevuto da un "consulente", solitamente un dipendente (o collaboratore) dell' "azienda" messo lì apposta a dir castronerie e per questo lautamente retribuito con una significativa percentuale sul denaro che è riuscito a far entrare in cassa. Costui riceve il cliente e gli pone le domande di rito sulla sua situazione familiare, giuridica e reddituale, nonchè sull'ammontare e sulla tipologia del finanziamento richiesto.

Il cliente, che probabilmente si trova lì perchè è in una situazione reddituale critica oppure ha avuto dei disguidi in passato tali da avere accesso negato al credito praticamente ovunque, gli racconterà con dovizia di particolari la sua rovinosa situazione (ad esempio sono protestato, cattivo pagatore, disoccupato, ecc.).
Al termine del racconto, il "consulente" sfodera il suo sorriso più irresistibile ed afferma: "Non si preoccupi, Signor Rossi, con noi i soldi li prenderà sicuramente nel giro di due o tre giorni! Ora firmi pure il contratto e versi ..... Euro (200? 300? 400? 500?, dipende, ndr.) come spese di istruttoria pratica, poi richiami fra due giorni chedendo del Sig. ..... (solitamente denominato "direttore", altro dipendente messo lì appositamente a far da parafulmine, ndr.), che La ragguaglierà sull'esito della pratica e Le dirà quando venire a ritirare l'assegno".

Il poveretto, togliendosi i soldi di bocca, paga quanto richiesto e se ne va convinto di aver risolto il suo problema. Dopo due giorni telefona al "direttore" ma non lo trova, oppure lo trova ma gli dice che la pratica è ancora in lavorazione; questo andazzo prosegue ancora per diversi giorni finchè un giorno, telefonando per l'ennesima volta, il cliente si sente dire: "Sono molto spiacente, Sig. Rossi, ma la sua pratica è stata declinata dall'Istituto di credito (quale??, ndr.); se ha un garante a reddito fisso (ma lui in sede di "consulenza" aveva già giurato di non disporne, ndr.) possiamo riprendere in considerazione la pratica ed intestarla a lui (grazie, così son capaci tutti!, ndr.).
A questo punto il cliente, che ha subodorato l'inganno, monta su tutte le furie ed esige almeno la restituzione del maltolto......ma il "direttore", irremovibile, gli dice che ciò non è possibile in quanto sono le spese sostenute dall' "agenzia" per l'istruttoria della pratica, e che peraltro c'è pure scritto (a caratteri microscopici) sul contratto che lui ha incautamente firmato.

Risultato: niente finanziamento e diversi soldi rimessi!

E' chiaro che la truffa è ben congegnata e chiara nel suo funzionamento: attiro quanti più polli possibile e campo con le spese di apertura pratica, accettando praticamente tutti i clienti, anche quelli oggettivamente impossibili da finanziare, che rappresentano peraltro la maggior parte dei clienti-tipo di queste agenzie (se poi tra questi ne capita anche qualcuno buono tanto meglio). La richiesta di finanziamento non la presento da nessuna parte, essendo impresentabile, poi prendo tempo con delle scuse ed alla fine tutto muore lì; d'altro canto se mi entrano 10 Signori Rossi in una giornata, quanto avrò incassato?? Provate a far due conti.

L'intermediario serio si guadagna da vivere con le provvigioni sull'erogato (e di solito ben due volte, dal cliente cui vengono solitamente richieste e dalla banca o finanziaria che ha concesso il prestito e con la quale ha accordi commerciali che prevedono queste provvigioni sull'importo erogato), NON sulle spese anticipate.


Concludo invitando quindi tutti coloro che si trovino in difficoltà economiche a diffidare di quelle agenzie di mediazione creditizia che promettono mari e monti con sospetta facilità ed esortando soprattutto chiunque si rechi in una di queste agenzie a non pagare MAI spese anticipate, a qualunque titolo vi fossero richieste!!?!

domenica 29 aprile 2007

Crif, Experian, CTC, Autorità Garante per la Privacy: cosa ne pensano?


I tre SIC (Crif, Experian e CTC) nonchè l'Autorità Garante per la Tutela dei dati personali cosa ne pensano del problema che ho esposto nei precedenti post?

Ne saranno al corrente? Io credo proprio di sì. Mi è venuta pertanto l'idea di scrivere loro per avere lumi su cosa ne pensano al riguardo e se intendono provvedere a risolvere questo fastidioso problema.
Mi sembra infatti palesemente iniquo negare l'accesso al credito ad un cittadino per il solo fatto di non essere censito in alcun modo nei succitati SIC; capisco che il finanziamento venga negato a chi possiede informazioni negative a suo carico, ma non a chi non possiede alcuna informazione, nè negativa nè positiva!
E' come dire: tu non stai tra i cattivi, ma nemmeno tra i buoni e pertanto non mi fido e quindi non ti concedo il finanziamento.....Mah, una teoria piuttosto bislacca.

Non credo si possa considerare una colpa il non aver mai chiesto finanziamenti, anzi in qualche modo lo si potrebbe anche ritenere un comportamento virtuoso.....ma in ogni caso sicuramente non da bocciare.

Prossimamente scriverò per relazionare sulle risposte che riceverò dagli enti interessati al suddetto quesito; invito comunque tutti coloro che si sono trovati in una situazione analoga a quella del Sig. Rossi del precedente post a scrivere anch'essi ai SIC ed al Garante della Privacy. Potremmo così farci promotori di un'iniziativa popolare volta a mutare questa assurda iniquità.

sabato 28 aprile 2007

Un giorno il Signor Rossi si reca presso una Finanziaria e...


Oggi facciamo un esempio concreto accaduto qualche giorno fa ad un mio conoscente.

Un giorno il Signor Rossi si reca presso una nota Finanziaria portando con sè tutti i suoi documenti personali e reddituali al fine di richiedere un prestito.
Viene fatto accomodare ed invitato a fornire i suoi dati personali e la documentazione di cui dispone, poi gli si dice di attendere qualche minuto per l'esito della richiesta. Dopo un po' torna l'impiegata e gli riferisce cortesemente che la sua richiesta è stata bocciata; allo stupore del nostro Sig. Rossi, l'addetta gli spiega che non appare alcuna informazione sul suo conto, nè negativa nè positiva, e pertanto in questi casi il finanziamento viene declinato.

Il buon Signor Rossi se ne va sconsolato, ma decide di ripetere il tentativo presso qualche altra Finanziaria.
Purtroppo ovunque egli vada incontra sempre la medesima risposta e non riesce a capacitarsene: ma come - si chiede tra sè e sè - non ho mai richiesto un finanziamento in vita mia ed ora che mi occorre me lo negano?? E perchè?

Semplice! Perchè, come dicevo nel precedente post, se non si è censiti nei SIC con informazioni "positive", banche e finanziarie non scuciono un centesimo.
Il fatto di non essere presenti nei SIC può essere determinato da due condizioni: o non si è proprio mai richiesto nessun finanziamento in vita propria (caso raro), oppure si ha avuto qualche finanziamento in tempi ormai remoti e tutte le informazioni relative al suddetto (positive o negative che fossero) sono state ormai cancellate, avendo superato i tempi massimi di conservazione dei dati previsti dalla legislazione vigente.

Il caso sopra esposto rappresenta purtroppo una situazione assai emblematica, che evidenzia l'insorgere di una nuova problematica relativa al già difficile accesso al credito: il caso del novello aspirante debitore, il quale aspirerebbe a diventarlo, ma non ci riesce.
Come se non bastassero i già tristemente famosi problemi che hanno da sempre afflitto i consumatori alle prese con banche e finanziarie, ora è sorto anche questo nuovo ostacolo di cui si parla ben poco, ma che risulta essere altrettanto fastidioso dei precedenti.

Nella recente stesura del Codice Deontologico sulle ex-Centrali Rischi Private, ora SIC, sembra che non si sia presa assolutamente in considerazione questa eventualità, di cui infatti non se ne ravvisa traccia nell'intero impianto normativo.
Sarebbe bene pertanto che questa grave lacuna nella normativa vigente venisse quanto prima colmata, prevedendo quindi una norma ad hoc per questi casi specifici, tutt'altro che infrequenti.

venerdì 27 aprile 2007

Rieccoci qua!


Rieccoci nuovamente qua a parlare di accesso negato al credito.

Negli ultimi tempi si registra una nuova anomalia nel già tormentato e sibillino universo dei finanziamenti; ecco di cosa si tratta:

- Prendiamo l'esempio di una persona (caso raro, purtroppo) che non abbia mai chiesto nessun finanziamento in vita sua oppure ne abbia concluso uno molti anni fa (10 o 15, ad esempio).
Ebbene, questo signore si vedrà negata la richiesta di finanziamento. Perchè, vi chiederete voi; molto semplice: il signore in questione non possiede "informazioni positive" presso i SIC, quindi gli istituti di credito declineranno la richiesta, pur in totale assenza di "informazioni negative"!

Siamo arrivati quindi al paradosso: i finanziamenti vengono negati persino in assenza di informazioni negative a carico del potenziale cliente; in pratica avviene che se se non risulta alcuna informazione a proprio carico (nè positiva, nè negativa) non si riesce ad ottenere alcun finanziamento o quasi.

E allora come si fa ad iniziare??
Se pago irregolarmente vengo bollato come cattivo pagatore e quindi non accedo più al credito, se non ho finanziamenti in corso mi viene ugualmente negato il credito perchè non risultano informazioni a mio carico quindi non possiedo "referenze"............Praticamente un vicolo cieco!

Come se ne esce? Ne parleremo nel prossimo post.